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lunedì 4 febbraio 2013

LETTERATURA, ARTE E POLITICA, BLOG DI BERSELLI FRANCO: "ILICHIASTICO": SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE DEL TER...

LETTERATURA, ARTE E POLITICA, BLOG DI BERSELLI FRANCO: "ILICHIASTICO": SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE DEL TER...: "ILICHIASTICO": SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE DEL TERMINE ARCHETIPO. In termini filologici-letterari, il termine "ilichiastico" è comparso p...
"ILICHIASTICO": SIGNIFICATO E SIGNIFICANTE DEL TERMINE ARCHETIPO.

In termini filologici-letterari, il termine "ilichiastico" è comparso per la prima volta nel 1818 fra le pagine del Conciliatore  ( 13.09.1818) nel  "Discorso della poesia considerata rispetto alle diverse età delle  nazioni"  proposto da Gian Domenico Romagnosi.  Dopo  la  lettura  del "Discorso....." di         G. D. Romagnosi si possono trarre alcune deduzioni sicuramente utili alla conclusione della polemica fra Neoclassici e Romantici esplosa in Italia fra la fine del XVIII° secolo ed il primo ventennio del XIX°.
Il nucleo centrale della polemica riguardava "la vera imitazione della natura" di cui i Romantici si ritenevano depositari in nome di quella immediatezza espressiva ed artistica che riguardava il loro approccio alla natura, alla realtà delle cose e allo stesso mondo interiore, sentimentalmente inteso.
I primi romantici affermavano di essere loro, e solo loro, i veri classici perchè come gli antichi e grandi scrittori della classicità non si erano mai piegati a rappresentare la natura ed il vero attraverso una copia di una copia e come gli stessi classici antichi non utilizzavano modelli pregressi: metafore, allegorie, miti, impianti mitologigi e filtri .... classici. Per tutti i neo-romantici il termine ilichiastico, coniato da G. D. Romagnosi stava ad indicare in modo sostantivante ed aggettivante il "voler essere adatto alle età", ed estensivamente essere antichi e moderni contemporaneamente. In termini esemplificativi si poteva essere antichi (Classici o Neoclassici) nella forma e moderni (cioè Romantici) nei contenuti.
A questo punto soltanto la creatività, le innovazioni e le stesse intuizioni future diventavano importanti indipendentemente dal lessico utilizzato. Implicitamente veniva valorizzato anche l'elemento realistico della letteratura che mai aveva abbandonato ogni momento demiurgico in cui tutte le tradizioni letterarie italiane ed europee si erano manifestate dall'antichità fino al presente.
Franco Berselli